Noiresse.

[S. F.] lo stato di chi non pensa ma agisce, di chi ascolta e poi abbaia, di chi è bipolare e amante della solitudine. Lo stato d’essere di chi vede il traguardo ma sceglie di fermarsi prima di raggiungerlo perché il cammino verso di esso è più stimolante.     1.    Dicesi di persona che: 1, 2, 3 fanculo;      2.    Migliori espressioni da sempre “Bomba!”, “cioè, ma puoi?”      3.    Amante del tutto e del niente, dei silenzi maledetti e del caos di un rave party.      4.    Dicesi di chi è sempre fedele alla religione del Total Black e del Fotte sega

Sinonimi: Susi, Su, Kathe, Katherine , #susimoreno

Cerco di più, sempre. Odio leggere, invento vocaboli nuovi quando sono in difficoltà e spesso me la rido da sola in mezzo alla gente. Salgo le scale della metro e mi sento come se avessi fatto i 21km, la bipolarità mi appartiene; se mi sfiori anche solo con un dito il collo esplodo in una risata isterica e non mi fermo più;  mi piace dire “coso, cosa, cose, il coso, la cosa, le cose” come sinonimo di cose, persone, animali e città ( “Ha chiamato coso per capire cosa facciamo con la cosa, delle cose nella cosa“ ).

La verità è che non ci si può descrivere da soli, oltre a quello che penso e che so di me, vi dovrei riportare anche quello che pensano  gli altri, perché è questo che siamo, un combo tra quello che pensiamo di essere, quello che vogliamo essere, quello che non vogliamo essere e quello che pensano gli altri, che è diverso da  quello che pensano gli amici e parenti. Non si può. Se ti sei ritrovato per caso in questa pagina, prego, accomodati, cerca di scoprire i pezzi di questo puzzle interminabile. Ti avviso già, che mancano tanti pezzi, che li sto ancora cercando, quando li troverò tutti, nel duemila e mai, scriverò l’ultimo post.

Enjoy.

Odio gli About, non sono capace di descrivermi in due parole e nemmeno in quaranta. Non bastano, d’altronde la complessità caratterizza l’essere umano;  mi piace farmi scoprire piano piano, a piccoli sorsi; se sei capitato in questo spazio, accomodati o fatti un giro, e fidati, che riuscirai a captare almeno una piccolissima parte di me. Sono un puzzle, interminabile. Sto ancora cercando dei pezzi. Quando li troverò, nel duemila e mai, farò l’ultimo post.